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la bellezza del tempio di Angkor Wat

Angkor Wat – Cosa vedere in un giorno

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Quando si organizza un viaggio in Cambogia non si può pensare di tralasciare il simbolo di questo meraviglioso paese: Angkor Wat a Siem Reap. I templi di questo complesso sono una delle meraviglie del mondo, uno di quei luoghi magici che andrebbero visti almeno una volta nella vita. Scopriamo assieme cosa vedere ad Angkor Wat in un giorno per non perdere l’essenza di questo luogo meraviglioso!

Le rovine di questo grandioso complesso, immerso nella foresta cambogiana, sono in grado di affascinare il visitatore, di sorprenderlo e di far volare la sua immaginazione in ogni momento e da qualsiasi angolazione vengano guardati.

Visitare Angkor Wat permette di percepire, a chi li attraversa, un fascino misterioso e, per certi versi, unico nel suo genere. Attraversarli ed immaginare la vita delle persone che li abitavano, dai contadini, ai commercianti occupati nelle loro attività quotidiane, ai monaci in preghiera, genera emozioni impagabili.

Un dettaglio del tempio Ta Prohm di Angkor Wat. Visi meravigliosi scolpiti nella pietra
Un dettaglio del tempio Ta Prohm, visi meravigliosi scolpiti nella pietra

Un po’ di storia

Qui si può capire quanto sia stato glorioso il passato della Cambogia e del suo popolo che, nel XII secolo d.c., sotto sotto la guida del sovrano Suryavaraman II, costruì questo enorme complesso sacro.

In quel tempo nell’attuale Indocina l’impero Khmer viveva la sua epoca d’oro, un’epoca di massimo splendore: economico, politico e religioso. Riuscì ad espandersi notevolmente, arrivando a controllare parte dei territori degli odierni Laos, Vietnam e Thailandia diventando un importante polo politico/economico del sud-est asiatico.

Come tutti gli imperi però anche quello Khmer subì un profondo declino e, di conseguenza, il complesso di Angkor perse la sua importanza. Pian piano si spopolò per essere poi gradualmente riconquistato dalla foresta che lo inghiottì e lo nascose per molto tempo (almeno dagli occhi degli occidentali).

Mettersi nei panni dell’esploratore francese Henri Mouhot che, dopo qualche secolo, esplorando la giungla cambogiana si imbattè in questi enormi templi immersi nella foresta
ed immaginare lo stupore che ha potuto provare fa viaggiare a mille la fantasia del visitatore moderno.

Perdersi fra le rovine del tempio Bayon ed ammirare gli enormi ed enigmatici volti di pietra
incastonati fra le mura, ammirare come gli alberi con le loro grandi radici abbiano letteralmente avvolto i santuari e gli antichi bassorilievi del Ta Prohm, immaginare i monaci in preghiera nel meraviglioso Angkor Wat sono solo alcune tra le tante emozioni che potrete provare visitando e perdendovi in questo luogo incantato, simbolo di una grande cultura e di un grande popolo.

Danzatrici scolpite nella pietra dei templi di Angkor Wat
Le tipiche danzatrici del complesso di Angkor Wat scolpite nella pietra

Come arrivare

Il mezzo più comune per raggiungere Siem Reap, la città più vicina al grande complesso di Angkor Wat, è l’aereo. Infatti questa città è spesso “usata” come punto di partenza per gli itinerari di viaggio della Cambogia. Nell’aeroporto di Siem Reap ci sono arrivi e partenze verso la maggior parte degli aeroporti del sud-est asiatico.

Un altro modo per raggiungere la città è via terra tramite bus o navette condivise. Se invece provenite da Battambang, il modo migliore è sicuramente via barca, attraversando il grande lago Tonle Sap (leggi il nostro articolo per scoprire come).

Il mezzo più utilizzato per raggiungere i templi è sicuramente il tuk tuk, vi permetterà di raggiungere la vostra destinazione senza soffrire troppo il grande caldo.

Per poter visitare il complesso di Angkor Wat bisogna acquistare un pass. Qui avete tre possibilità: il biglietto di un giorno (37 $), di tre giorni (62 $) e una settimana (72 $). Per consultare prezzi ed orari ecco il link del sito ufficiale.

Gli itinerari

Per la visita dei templi del complesso di Angkor Wat è possibile scegliere tra diversi itinerari: i classici sono il Piccolo Circuito (che comprende Ta Prom, Bayon e Angkor Wat) e il Grande Circuito. E’ possibile affidarsi ad una guida o muoversi autonomamente. Noi abbiamo optato per visitare i templi con una guida locale: consigliamo questa scelta per poter approfondire la storia dei templi e il significato dei numerosi bassorilievi presenti.

Un fascio di luce illumina un bassorilievo all'interno del Ta Prohm
Un fascio di luce illumina un bassorilievo all’interno del Ta Prohm

I templi principali

Angkor Wat

E’ il monumento religioso più grande al mondo, si estende per più di 200 ettari. Angkor Wat “il tempio che è una città” venne costruito nel XII secolo ed oggi è patrimonio mondiale dell’Unesco. Probabilmente nell’epoca iniziale era consacrato a Vishnu ma, successivamente, il buddismo subentrò all’induismo (Wat infatti è un termine buddista).

Angkor Wat fu abitato da monaci buddisti fino all’instaurarsi della feroce dittatura degli Khmer Rossi.

Il tempio è maestoso, all’arrivo si resta impressionati dalla sua grandezza e magnificenza. E’ l’unico tempio del complesso ad essere rivolto ad ovest.

All’interno del tempio potrete vedere i monaci con le tipiche vesti arancioni durante le attività di preghiera. Se sarete fortunati, donando una piccola offerta, vi verrà regalato un bracciale benedetto.

Tra i numerosi bassorilievi merita particolare attenzione il bassorilievo raffigurante il mito Indù del frullamento dell’oceano di latte, situato nella galleria orientale dell’ala sud.

Bayon

Il Bayon è un altro tempio imperdibile che ci ha regalato emozioni straordinarie. E’ molto diverso dagli altri templi. Infatti l’elemento che lo caratterizza è la presenza di numerose torri con volti ( delle 49 originali ne restano 37), la maggior parte delle quali ha quattro volti orientati ai punti cardinali. Numerosi anche i bassorilievi a tema storico/religioso presenti sulle pareti.

I volti tipici delle torri del Bayon
I volti tipici delle torri del Bayon

Ta Prohm

Le rovine di questo tempio sono in preda alla giungla che lo abbraccia con rami e radici da secoli. E’ conosciuto in tutto il mondo per aver ospitato le riprese del film Tomb Rider con Angelina Jolie. Forse il più misterioso di tutto il complesso visitato. Osservando le rocce nella morsa delle piante si resta sbalorditi dalla forza della natura. Non si può non visitare questo tempio quando si decide cosa vedere nel complesso di Angkor Wat in un giorno.

L’imponenza degli alberi che hanno colonizzato il Ta Prohm

Conclusioni

La maggior parte delle persone arriva ad Angkor Wat per vedere l’alba. Sicuramente vi sarà capitato di vedere sul web delle immagini meravigliose del complesso durante la nascita del sole. Se volete godervi il tempio con maggior tranquillità vi consigliamo di arrivare più tardi. Dopo l’alba la maggior parte dei turisti rientra negli hotel per la colazione.

Lasciate vagare liberamente la vostra mente e la vostra fantasia quando passeggerete fra questi antichi santuari. Vivrete un’esperienza unica ed indimenticabile, verrete trasportati in un altro mondo, in un’altra dimensione.

Le radici all'interno del Ta Prohm avvolgono con forza le rocce del tempio
Le radici all’interno del Ta Prohm avvolgono con forza le rocce del tempio

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