Ci troviamo in un minuscolo villaggio del Bangladesh alle porte della maestosa foresta del Bengala, le Sunderbans in lingua locale. E’ la più grande foresta di mangrovie al mondo, suddivisa tra Bangladesh e India, patrimonio dell’Unesco dal 1997. Gli abitanti, già in condizioni di povertà assoluta, devono fare i conti con innumerevoli rischi ogni giorno. Scopriamo assieme la foresta del Bengala e quali sono i pericoli che minacciano i villaggi.
La tigre: la prima minaccia per i villaggi
Questo è il regno della famosa tigre del Bengala.
A causa della massiccia deforestazione, per far spazio ad allevamenti intensivi di gamberetti destinati al mercato estero e la caccia spietata da parte di bracconieri, il suo ambiente naturale sta mutando a ritmo incalcolabile.
La scarsità di cibo e la necessità di sopravvivenza portano i pochi esemplari rimasti a cercare qualcosa da mangiare ovunque. Durante la notte attraversando il fiume a nuoto raggiungono i villaggi limitrofi.
Le urla di terrore, le abitazioni fatiscenti e la mancanza di qualsiasi protezione non possono bloccare le aggressioni da parte di queste bestie affamate. Durante l’anno sono diverse le persone che perdono la vita nei villaggi a causa di questi attacchi.
I banditi attaccano i villaggi
Nella foresta del Bengala vivono dei banditi armati che hanno commesso dei crimini e si nascondono tra le fitte mangrovie. Quando non hanno cibo a sufficienza, al calar della sera, con le barche raggiungono i villaggi e saccheggiano le abitazioni, portando via quel poco di cibo di cui le famiglie dispongono.
L’innalzamento delle acque
L’innalzamento delle acque, a causa dei cambiamenti climatici, nel giro di un decennio, potrebbe ingoiare per sempre questi luoghi già colpiti da innumerevoli tragedie.
Ascoltando questi fatti dagli abitanti del luogo, seduti in riva al fiume tra le mangrovie, gli uccellini e la tranquillità più assoluta, facciamo davvero fatica a metabolizzare tutto ciò.
Ci chiediamo come sia possibile vivere qui nonostante tutti i pericoli che minacciano la vita degli abitanti ma comprendiamo che la popolazione non voglia abbandonare il proprio villaggio.
Nuovi sorrisi e nuove amicizie
Giochiamo con i bambini a nascondino. In poco tempo ci troviamo circondati da questi piccoli e coraggiosi marmocchietti incuriositi da questi europei con la pelle così slavata e dal nasi lunghi.
Trascorriamo un pomeriggio intenso, impolverati e sudati a riscoprire giochi dimenticati. Dedichiamo il nostro tempo a chi offre il sorriso più spontaneo che esista, stringendo delle nuove e indimenticabili amicizie.
Guardo fuori dalla finestra, il sole qui sta calando. Sono nella mia casa sicura, robusta e confortevole. Laggiù ormai è notte fonda e penso a loro. Sarà una notte tranquilla o accadrà qualcosa ai nostri piccoli amici?
Il mio cuore è laggiù e la speranza è l’ultima a morire!
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