In questo articolo vi proporremo una splendida escursione in Val Febbraro, un luogo di infinita bellezza nei pressi di Isola, a Medesimo. Risalendo la vallata raggiungeremo il passo Baldiscio, al confine con la val Mesolcina, in Svizzera. Cascate impetuose, laghetti alpini, lussureggianti boschi, meravigliosi fiori di campo fanno da padroni in questi luoghi incontaminati cullati dal fresco vento delle Alpi.
Come arrivare in Val Febbraro
Per la nostra escursione in Val Febbraro dobbiamo raggiungere il piccolo abitato di Isola di Medesimo, percorrendo la ss 36 del lago di Como e dello Spluga. Chi proviene da Milano dovrà lasciare la superstrada all’uscita di Colico e seguire le indicazioni per la Val Chiavenna. Una volta arrivati a Chiavenna seguiremo le indicazioni per la nota località turistica di Medesimo. Oltrepassato il paese di Campodolcino proseguiremo verso Isola, dove troveremo le indicazioni per la Val Febbraro, raggiungibile sia in auto che a piedi da Isola.
Come raggiungere la valle in auto
Una volta arrivati in paese, in prossimità dell’area giochi, troveremo la colonnina dove acquistare il pass per accedere alla vallata. Ci sono diversi tipi di ticket: giornaliero per il costo di € 3.50, € 5.00 per due giorni, per il biglietto settimanale invece il costo è di € 10.00. Il tagliando si può acquistare anche presso la Locanda Il Cardinello in centro paese. La colonnina non dà resto, vi consigliamo quindi di munirvi del necessario prima di arrivare a destinazione. Da qui oltrepasseremo la località “Cà di Goss”, raggiungendo “Cà di Raser” dopo circa dieci minuti lasciando il paese di Isola alle nostre spalle.
Percorrendo questo grazioso abitato potremo notare la tipica e locale tecnica di costruzione di queste baite: “il cardine”, che consiste nell’incrocio particolare del legname utilizzato per comporre le pareti. Rimarrete stupiti dalla bellezza di queste piccole baite abbellite da coloratissimi balconi fioriti. Oltrepassato il caseggiato attraverseremo il ponte imboccando la strada a sinistra raggiungendo il principio della Val Febbraro. Da qui vi consigliamo di lasciare l’auto in una delle piazzole lungo il fiume per cominciare l’esplorazione della vallata. Lungo il fiume troverete una fontana con acqua freschissima per dissetarvi e riempire le vostre borracce e aree attrezzate per pic nic.
Come raggiungere la valle a piedi
Una volta lasciata l’auto in paese, nei pressi della Chiesa di S.Giorgio, imboccheremo il sentiero che parte a fianco della chiesa, seguendo le indicazioni per la Val Febbraro. In circa 20 minuti, risalendo la collina arriveremo all’inizio della vallata.
La cascata della Val Febbraro
Una volta raggiunto l’imbocco della valle, camminando lungo il fiume, immersi in lussureggianti boschi di conifere, noteremo sulla destra la sommità della splendida cascata detta “Il salto del nido”, nota agli appassionati d’arrampicata che durante la stagione invernale sfidano le sue imponenti pareti ghiacciate che superano i 150 metri. Per raggiungerla dovremo attraversare il secondo ponte di legno, oltrepassando il torrente omonimo della vallata. E’ una delle tappe fondamentali dell’escursione in Val Febbraro!
Arrivati alla base della cascata rimarrete impressionati dalla bellezza di questo luogo maestoso. Al mattino presto, con condizioni di luce ottimali rimarrete a bocca aperta per i meravigliosi arcobaleni che si creeranno. Prendetevi del tempo per godervi questo spettacolo, ne vale la pena!
Verso l’Alpe Borghetto
Risalendo la vallata proseguiamo sulla strada sterrata e attraversiamo un bel ponte di legno imboccando il sentiero sulla destra. Dopo poco troveremo le indicazioni per la Val di Dentro, noi proseguiremo sulla destra seguendo le indicazioni per l’Alpe Borghetto. Ci immergiamo in una splendida pineta accompagnati dal fresco del mattino e dalla vista di diverse cascatelle che scendono dall’altra parte della vallata. In 40 minuti circa raggiungiamo Borghetto, a circa 1980 metri composto da graziose baite montane. Lasciamo il caseggiato alle nostre spalle e proseguiamo sul sentiero segnalato verso Passo Baldiscio.
Il Lago Grande
Proseguiamo su diversi dossi erbosi, circondati da infinite varietà di fiori tra cui arnica, achillea montana, genziane, campanule e margherite spontanee. Una tavolozza di colori incredibili che si estendono a perdita d’occhio. Dopo circa un’ora di salita intravediamo un piccolo torrente che precede il bellissimo lago Grande. I fischi delle marmotte ci accompagnano e finalmente arriviamo lungo la sponda destra del lago. Se sarete fortunati tra giugno e settembre potrete vedere diversi cavalli e mucche al pascolo.
Verso Passo Baldiscio
Mantenendo sempre la destra percorriamo il piccolo sentiero che ci porterà su un dosso dove troveremo le indicazioni per il Passo Baldiscio. La vista delle montagne circostanti è davvero affascinante, ad inizio estate le cime sono ricoperte in parte dalla neve e assistere al risveglio della natura è davvero piacevole. Da qui avremo un’ampia visuale sulla piana sottostante che ci condurrà al confine con la Svizzera. Lo sciogliersi delle nevi alimenta il bel torrente che raggiunge il passo creando delle curve suggestive che raggiungono buona parte della piana. A queste altitudini possiamo trovare degli affascinanti bouquet di aerofori, semplici e graziosi fiori bianchi che crescono in prossimità dei corsi d’acqua a queste quote. In mezz’ora circa raggiungiamo il passo, godendoci il silenzio assoluto delle cime e la bellezza circostante.
Consigli per il trekking
Per questa escursione vi consigliamo di portare un cappello con visiera, una buona crema solare e degli occhiali da sole che vi proteggeranno durante la giornata. Per arrivare al passo dovrete attraversare qualche fiumiciattolo, una buona scarpa impermeabile vi garantirà di rimanere all’asciutto! Non dimenticatevi i bastoncini da trekking, vi aiuteranno molto, soprattutto in discesa!
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